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ICARO E I VALORI PERDUTI: MAURIZIO VENTURIERO RACCONTA I GUERNICA, AVELLINO E L'ITALIA

Oggi introduciamo Maurizio Venturiero, regista del suo documentario musicale, esaustivo e scomodo al punto giusto. Stiamo parlando di “ICARO”.


(Parla il regista)

"Un progetto che, inizialmente di incerta definizione, ha trovato un suo sviluppo indipendente, nel corso degli anni, come omaggio al gruppo musicale avellinese dei Guernica e Tony D'Alessio (frontman).

Si potrebbe definire un viaggio alla ricerca della comprensione di quelle che sono le esigenze primarie per un artista: il bisogno di spazio, di fondi e di appoggio, in una città che fatica a ritrovare la sua essenza in questo ambito. Progetto che è, quindi, volto a valorizzare in pieno la libera produzione.

La storia dei Guernica ha sensibilizzato il tutto verso questi valori che, in sei anni di lavoro, ho voluto omaggiare all'interno di questo documentario. Un lavoro caratterizzato da continui mutamenti, concretizzati nel più ben definito“Icaro”.

Problemi tecnici ce ne sono stati, ma oggi si può avere un quadro più completo del lavoro nella sua interezza. Oggi il documentario, infatti, prende forma in una suddivisione argomentativa in tre atti. Il primo atto riguarda il puro stile documentaristico intorno al lavoro dei Guernica. Il secondo momento diviene fiction: viene presentato Icaro. Quest'ultimo, da vagabondo del post apocalittico, rappresenta l'individuo in continua ricerca di quell'arte perduta, satura di quei valori ormai dimenticati. Il terzo atto, risulta essere un connubio tra un format musicale (parliamo di videoclip) e interviste dirette alla band. 
Insomma, un lavoro che nella sua piena completezza, vanta un equilibrio armonioso di intreccio e struttura.
 Un progetto divenuto mio in tutto e per tutto.


C'è da dire che, anche se parliamo di un lavoro iniziato ben sei anni fa, esso riesce perfettamente ad incastrarsi in una realtà sempre più attuale: i problemi di allora, non sono per nulla risolti. 
In questi anni, infatti, ho toccato sempre di più con mano quello che i Guernica predicavano nelle interviste. I giovani hanno sempre più problemi a trovare sbocchi e possibilità. La crisi, poi, ha rincarato la dose.

Volendo, poi, spostarsi su di un ambito prettamente cinematografico, affermo di essere stato fortemente influenzato dai lavori di: Peter Jackson, Spielberg, Lucas, Scorsese e Nolan. Jackson realizzò Forgotten Silver, mockumentary che ha ispirato gran parte del mio sviluppo di Icaro. Martin Scorsese, invece, mi convinse con il suo forte amore per la musica.

Il documentario ha però un ovvio problema di distribuzione. Abbiamo realizzato una versione ridotta di 16 minuti al Laceno d'oro “Respiro di noia”, da me dedicata alla città di Avellino, ma cerchiamo di puntare ad un sempre più vasto pubblico di festival. Si pensa anche di dividerlo in capitoli e distribuirlo sul web.


Insomma, siamo aperti a qualsiasi proposta, anche perchè, con questi chiari di Luna, esso potrebbe realmente trasmettere un messaggio importante: dobbiamo svegliarci, prima che sia “veramente” troppo tardi.

Ringraziamenti speciali:
Gruppo musicale “Guernica”di Avellino. Gaetano Sarno (audio) Gabriella De crescenzo (animazioni e grafica video)."

 

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